Disturbi specifici di apprendimento
I Disturbi specifici di apprendimento (DSA) vengono definiti come l’insieme di disordini caratterizzati da una specifica difficoltà nell’acquisizione di una o più abilità scolastiche ovvero lettura, scrittura e calcolo lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.
I DSA possono riguardare un solo ambito specifico ma, più frequentemente, si manifestano in associazione tra loro e tali disturbi riguardano i processi automatici dell’apprendimento.
Possiamo distinguere diverse forme cliniche quali dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia.
Dislessia
La Dislessia è un disturbo di automatizzazione delle procedure di transcodifica dei segni scritti in corrispondenti fonologici. La sua principale manifestazione consiste nella difficoltà a leggere correttamente e velocemente; tale difficoltà si manifesta quando un bambino, che frequenta il normale percorso di studi, non sviluppa o sviluppa in modo incompleto la capacità di decifrare le parole scritte.
Disortografia
La Disortografia è la difficoltà a tradurre correttamente i suoni in simboli grafici; le principali manifestazioni consistono nella presenza di numerosi errori ortografici nella scrittura, sia sotto dettatura che spontanea.
Disgrafia
La Disgrafia è un disturbo che si manifesta come difficoltà a riprodurre i simboli grafici, sia numerici che alfabetici; riguarda, pertanto, gli aspetti grafo-motori ed esecutivo-automatici della scrittura. Si può manifestare con difficoltà nell’orientamento nello spazio grafico (ad es. margini, righe, distanze, etc.), scarso rispetto nelle dimensioni dei grafemi, difficoltà nella copia e riproduzione di oggetti con scrittura difficilmente decifrabile.
Discalculia
La Discalculia si manifesta con una difficoltà ad automatizzare i meccanismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri (ad es. quantificazione, calcolo mentale, calcolo scritto, etc), in bambini che frequentano il normale percorso di studi.
N.B.
La diagnosi di DSA può essere effettuata solo al termine della seconda elementare per la lettura e scrittura , e a fine terza per la matematica e la grafia, in modo da permettere a tutti i bambini di automatizzare i processi dei vari tipi di apprendimento!
Si possono però comunque individuare dei campanelli d’allarme tra il primo e secondo anno di scuola primaria per poter intervenire precocemente!
Se il tuo bambino…
- Non ha ancora automatizzato la corrispondenza tra i grafemi (segni) e fonemi (suoni) e legge in modo stentato con grande fatica presentando quindi scarsa velocità e correttezza nella lettura
- Commette molti errori ortografici come: trasposizioni, aggiunte, omissioni, sostituzioni o inversioni di lettere; presenta quindi lentezza, esitazione e povertà nella scrittura
- difficoltà a contare e/o fatica ad imparare le tabelline a memoria o ad imparare semplici concetti matematici
Come Intervenire
Il percorso diagnostico prevede la somministrazione di test cognitivi e di apprendimento scolastico come previsto dalle recenti Linee guida della Consensus Conference.
La diagnosi è quindi il risultato tra un lavoro di equipe multidisciplinare di diverse figure professionali: neuropsichiatra infantile, psicologo e logopedista.
Ricorda anche se come abbiamo visto la diagnosi si può effettuare alla fine della seconda elementare per la lettura e scrittura e alla fine della terza elementare per la matematica e la grafia; se senti che il tuo bambino che frequenta la prima elementare fatica particolarmente in tali processi di apprendimento non aspettare che il divario sia maggiore ma intervieni precocemente consultando una logopedista. E’ necessario valutare il livello di maturazione della lettura e della scrittura, può essere infatti che il tuo bambino non abbia ancora sviluppato o consolidato le abilità meta-fonologiche per l’apprendimento della letto-scrittura.
E’ importante intervenire precocemente per andare a stipulare un piano di intervento individualizzato mirato nel miglioramento della resa scolastica del proprio bambino.