Disfonia Infantile
“É molto vivace, corre e urla tutto il giorno e quando arriva a sera è senza voce”
“Il mio bimbo ha spesso la voce rauca….come mai?”
Queste sono le descrizioni più frequenti che fanno i genitori riguardo ai bambini disfonici che giungono all’osservazione del Logopedista.
“Solitamente la tua attenzione si concentra su che cosa il bambino dice e non su come lo dice, tanto che il problema della voce risulta essere sottovalutato. Il tuo bambino non ha mai avuto una voce pulita e lo ricordi da sempre con la voce rauca. Hai sempre creduto che fosse normale, ma da tempo la situazione è cambiata: torna da scuola con il volume della voce molto basso e a fine giornata la voce sparisce.“
Che cos'è la Disfonia?
La Disfonia è l’alterazione della qualità della voce; alterazioni quantitative e/o qualitative dei parametri vocali (frequenza, intensità, timbro e durata) dovute a cause organiche o disfunzionali.
Più comunemente conosciamo due tipologie di disfonie infantile insorte in base alla causa:
- Disfonia Organica: causata da disturbi organici, patologie congenite come cisti, laringiti croniche, problemi ormonali, problemi neurologici, ecc.
- Disfonia Funzionale: causata da un uso improprio delle corde vocali; ciò non esclude che possano essere anche presenti lesioni organiche in concomitanza e che inadeguate abitudini vocali possano causare variazioni nella mucosa delle corde vocali con conseguente comparsa di lesioni come polipi e noduli.
Diversi sono i fattori che possono causare disfonia nei bambini: la causa principale è l’uso improprio delle corde vocali, tuttavia, le condizioni respiratorie, così come la storia familiare, il profilo psicologico del bambino e i modelli vocali che gli vengono proposti nell’ambiente in cui vive, devono essere presi in considerazione.
Altre cause possono essere ragioni mediche come infezioni frequenti alla gola, tonsilliti, tosse e la disidratazione.
L’abuso vocale o il cattivo uso della voce, come grida ed urli ripetuti e prolungati, causano difatti nell’immediato abbassamenti di voce e fatica nell’emissione della voce. Il bambino si presenta spesso con un affaticamento a livello delle corde vocali ma con il passare del tempo però, se trascurati o fatti passare inosservati, possono portare alla formazione di lesioni organiche secondarie delle corde vocali ad esempio noduli, polipi, edemi.
È fondamentale perciò l’intervento precoce che previene complicanze maggiori, impedendo il cronicizzarsi di abitudini respiratorie e vocali errate.
Riassumiamo quindi i possibili sintomi che possono essere presenti nel bambino con disfonia infantile:
- Timbro della voce rauco. Il bambino ha sempre un tono di voce rauco e graffiante, anche quando non ha alcuna patologia respiratoria come un comune raffreddore.
- Tensione muscolare. Mentre il piccolo parla si nota un’evidente tensione muscolare che determina una difficoltà.
- Mancanza di fiato. Il bambino non riesce sempre a completare un discorso o una frase perché rimane senza fiato.
- Affaticamento vocale. Si evidenzia nel bambino un forte affaticamento mentre parla che si conclude con un abbassamento di voce.
- Sbalzi di intensità vocale. Il tono della voce non è uniforme, ma subisce dei frequenti sbalzi di intensità.
Come intervenire
Il percorso diagnostico da intraprendere in caso di disfonia inizia con la visita foniatrica che inizia con una accurata anamnesi, per poi procedere con le successive indagini strumentali come la Fibro-Laringo-Scopia che sono fondamentali per la stesura della diagnosi, perché aiutano a differenziare le diverse lesioni della laringe e portano alla scelta dei trattamenti adeguati da prendere in considerazione per ogni singolo caso.
La produzione vocale è il risultato ultimo dell’attività di più organi: vibrazione delle corde vocali, respirazione, articolazione del suono emesso.
La coordinazione di tutto questo sistema che viene chiamato apparato pneumo-fono-articolatorio è fondamentale per la buona riuscita della produzione vocale: proprio per questo la valutazione logopedica deve tener presente tutti i parametri che possono influire su ogni singolo aspetto di questo grande sistema.
La terapia logopedica risolutiva in questi casi, può essere di due tipi in base all’età del bambino e alla complessità del caso:
- Il trattamento indiretto è un counseling rivolto ai genitori dove vengono fornite nozioni di anatomo-fisiologia dell’apparato pneumo-fono -articolatorio e spiegate le cause eziologiche della disfonia. L’ incontro che si svolge i genitori ai quali vengono forniti semplici consigli di igiene vocale, invitandoli a prendere coscienza dei comportamenti sbagliati dei propri figli e a sollevare dubbi sulla patologia e sul trattamento, fornendo al bambino strategie per comunicare in modo adeguato nelle situazioni di abuso vocale.
- Il trattamento diretto può essere effettuato in studio a partire dai 5/6 anni: prevede una buona collaborazione da parte del bambino, viene personalizzato in base alle esigenze del singolo. Per la buona riuscita del trattamento diretto è necessario che il bambino acceda volentieri alle sedute e si diverta a “sperimentare” la propria voce per scoprire modi diversi di utilizzarla rispetto agli sforzi a cui si è abituato. Nella prima fase si lavora soprattutto sulla auto-percezione del proprio corpo e della respirazione anche attraverso giochi di rilassamento infantile che aiutino a sciogliere eventuali tensioni. Dopo questa prima fase si può cominciare a lavorare sull’accordo pneumo-fonico (ovvero rapporto corretto tra gestione dell’aria e vocalizzazione) cercando di presentare gli esercizi sempre come piacevoli e divertenti, fino ad arrivare ad esercizi di controllo del soffio e dei diversi parametri vocali.Vengono proposti giochi di rilassamento, respirazione, coordinazione pneumo-fonica, ritmo che guidano il bambino a prender consapevolezza del proprio corpo e soprattutto dell’organo vocale, della propria voce e della qualità della voce.